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In tribuna come nei
salotti buoni del potere. FUORI GIOCO è il ritratto dell'oligarchia italiana
vista attraverso il calcio di serie A e la storia dei suoi presidenti. Una
galleria di dieci personaggi (il nuovo arrivato Thomas Di Benedetto, Claudio
Lotito e la Lazio del dopo-Cragnotti, i gemelli diversi Enrico Preziosi e
Silvio Berlusconi, gli Agnelli e Diego Della Valle, ovvero la scalata di un
parvenu con il mito dell'Avvocato...), quasi una squadra. Senza dimenticare i
potenti del tempo che fu, che accompagnano ciascun capitolo, da Ferlaino a
Cecchi Gori, da Sensi a Tanzi. E con due storie poco note ma molto
significative: il re dei supermercati Maurizio Zamparini alla guida del Palermo
e il patron dell'Udinese Giampaolo Pozzo.
I presidenti sgomitano, attaccano, fanno gol o
li subiscono (vedi l'abisso finanziario dell'Inter di Moratti, 1351 milioni di
euro di perdite in diciassette stagioni, un record assoluto), tra affari,
cordate e lobby, patti di sindacato, banche e giornali, operazioni immobiliari
e finanziarie, rapporti con la politica, in tribuna e fuori dallo stadio. La
trama del potere vista attraverso il calcio passa dalla Prima e la Seconda
Repubblica, da Andreotti a Berlusconi, da Geronzi a Profumo. In queste dieci
storie c'è l'Italia. Ci sono i banchieri e i furbetti del quartierino, la
Tangentopoli di ieri e quella di oggi, bancarotta, evasione fiscale e
criminalità organizzata. Una trama senza soluzione di continuità, che arriva
fino ai giorni nostri, all'ondata d'indignazione che attraversa il paese e
aggredisce il Palazzo, la classe politica e quella economica, ma guai a chi
tocca il calcio e la squadra del cuore. C'è chi l'ha capito e continua
indisturbato a giocare la propria partita.
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Gianfrancesco
Turano (1962, Reggio Calabria) ha pubblicato il suo primo articolo su «Paese
sera» nel 1979. Dopo la laurea in letteratura greca alla Statale di Milano, ha
lavorato come traduttore per l’editore Giunti. Nel 1987 ha vinto il concorso
per la Scuola di giornalismo Gino Palumbo del «Corriere della Sera». Nel 1989 è
stato assunto al settimanale economico-finanziario «il Mondo» e dal 2009 lavora
a «l’Espresso». Ha collaborato con il «Corriere della Sera», «Diario» e altri
periodici. In campo letterario ha scritto vari testi teatrali e vinto il premio
Ater-Riccione per la drammaturgia (1989). Ha pubblicato tre romanzi con
l’editore palermitano Dario Flaccovio: Ragù di capra (2005), Catenaccio! (2006)
e L’ultima bionda (2007), che in precedenza era uscito a puntate su «la Repubblica»
di Palermo. Un quarto romanzo, Remedia Amoris (2009), è edito da Cairo. Con
l’editore Il Saggiatore ha pubblicato nel 2007 il saggio Tutto il calcio
miliardo per miliardo. Per Chiarelettere, ha pubblicato nel 2012 "Fuori
gioco".
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