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VITTORIANO ZACCHERINI, nato a Dozza e tutt'ora residente a Imola, viene arrestato dalle Brigate Nere il 20 novembre 1944 in seguito ad una spiata e portato nelle carceri di Imola, dislocate nella Rocca. Già da cinque mesi era nei partigiani, nel Sap montano, un distaccamento della 36ª Brigata Garibaldi che operava nelle colline tosco romagnole. Il giorno precedente l'arresto era tornato a Imola su ordine del Comitato di Liberazione per poter formare il battaglione di città. Con lui furono arrestati altri sette ragazzi imolesi con i quali condivise il carcere a Imola. Fu interrogato e malmenato parecchie volte presso il comando delle SS a Bologna. Fu incarcerato nel carcere a San Giovanni in Monte. In seguito partì da Bologna, fu caricato su camion e portato a Bolzano. Prima della partenza una parte dei prigionieri furono chiamati all'esterno e fucilati. Erano quelli più compromessi.

Giunti a Bolzano furono tutti immatricolati e coscienti del fatto che sarebbero ripartiti a breve in quanto prigionieri politici. Dopo una decina di giorni furono accompagnati alla stazione, scortati dalle SS e caricati su carri di bestiame. Destinazione: Mauthausen.

Vittoriano, sopravvissuto ai campi di sterminio, ci testimonia la sua tragica esperienza di deportato, tra i ricordi di quegli anni, dal suo arresto al ritorno a Imola, tra la gioia della liberazione e l'incredulità di chi non credeva a ciò che gli veniva raccontato.