LA CASA DI BERNARDA
ALBA
di Federico Garcia Lorca
Regia di Reina Saracino con Bianca Bellini, Floriana
Bellini, Tiziana Borsetti, Martina Caiconti, Marta De Tullio, Marisa Padovani,
Antonella Giovannini, Angela Girgenti, Moira Orrù
Scenografie Andrea Salieri Produzione Volpi &
Ranocchi / Associazione culturale Federica Negri
Genio del teatro
spagnolo contemporaneo, Federico García Lorca è uno dei personaggi che hanno
segnato profondamente la storia della letteratura spagnola e mondiale del XX
secolo.
Geniale, poliedrico,
tormentato, insofferente a schemi e preconcetti, Lorca è figlio di una
generazione culturale che ha dato al proprio paese di origine, agli inizi del
‘900, anni di speranze. L’intento della sua intera produzione poetica e
teatrale è quello di parlare al cuore della gente, di fotografare la realtà in
sé stessa, caricandola di quell’immaginario poetico che contraddistingue
l'autore. Il teatro di Lorca è “poesía que se levanta del libro y se hace
humana” ed è anche il riflesso dell' amore per la sua terra Natale:
l’Andalusia.
Il massimo esempio è
La Casa di Bernarda Alba, che rappresenta il culmine della sua produzione
teatrale.
L'opera che l'autore
definisce “dramma di donne spagnole “ andò in scena nel marzo 1945 ma Lorca non
la vide mai rappresentata. Nell'agosto del 1936 , a trentotto anni, insieme ad
altre centinaia di granadini, Lorca venne barbaramente assassinato da
filofascisti insorti contro la Repubblica.
E dentro questo suo
ultimo capolavoro c'è tutto. I tre atti di cui si compone il dramma hanno
l’intenzione di un “documentario fotografico” intorno a cui ruotano l’amore, la
morte, l’oppressione, la ribellione, la forza del destino, lo scorrere del
tempo, la fede, le passioni.
La trama narra la
vicenda della dispotica Bernarda Alba, la quale, in seguito alla morte del
marito, impone un lutto rigoroso alla madre Maria Josefa e alle sue cinque
figlie Angustias, Maddalena, Amelia, Martirio e Adela, impedendo loro di uscire
di casa e di intrattenere rapporti con il sesso opposto. Solo alla figlia
maggiore, Angustias avendo ereditato una parte consistente del patrimonio
paterno, è concesso sposarsi con un giovane del paese, "Pepe il
romano" interessato solo alla dote della donna. Alle altre quattro figlie
invece spetta un grigio avvenire speso tra le anguste mura di casa. L'unica a
cullare ancora i propri sogni è la più giovane e ribelle Adele che si innamora
del promesso sposo della sorella, con cui ha una storia d'amore, portata alla
luce dalla sorella Martirio anch'essa innamorata del giovane Pepe ma logorata
dall'invidia.
Bernarda, nonostante
sia messa in guardia sulla tempesta imminente dalla saggia domestica Ponzia,
s'illude di riuscire a tenere a freno le proprie figliole salvando così l'onore
della casa. Qualcosa, comunque, sfuggirà al suo controllo. |